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domenica 25 aprile 2010

A proposito di openess... e Sony? Via Linux con il nuovo update per la PS3



Sono profondamente deluso... anni fa ho comprato una console non solo per i videogiochi, ma per raccogliere foto, video, musica... e tra le funzioni con cui veniva promossa la PS3 ce ne era una che mi interessava moltissimo: la possibilità di installare un sistema operativo diverso e quindi di utilizzare il potentissimo processore Power 7 della IBM, lo stesso che consente le spettacolari prestazioni grafiche in HD della console.
Molte distribuzioni di linux hanno definito delle procedure specifiche che sono state condivise con la Sony per consentire l'installazione di sistemi operativi che hanno reso la PS3 non solo un videogioco, ma un vero e proprio computer domestico in grado di svolgere i tradizionali compiti di un personal computer come la navigazione in Internet, la videoscrittura, la gestione di documenti, file multimediali...
Ho installato la versione di Yellowdog 6.0 alcuni anni fa e funziona abbastanza bene, ma avrei potuto installare un qualunque altro sistema operativo.


Sono rimasto assolutamente sbalordito dall'informazione che sta girando in rete e che ho trovato confermata nel sito ufficiale della Sony (link): con il rilascio dell'update al firmware 3.21 si perderà la funzione di far avviare altri sistemi operativi ("other OS"). Quindi io che come consumatore avevo comprato questo prodotto anche perchè poteva funzionare come elaboratore mi vedrò privato di questa possibilità... ma lo possono fare?? Mah... Nel blog ricordano, ovviamente, che chi usa la funzione "other OS" può anche decidere liberamente di non aggiornare il firmware, ma come sappiamo tutti la politica che implementano Sony e i suoi partner è che con il firmware vecchio non funziono più ne i giochi ne l'accesso alle reti Sony... Che fare?
E', veramente una brutta storia.

Fra l'altro non credo che la sicurezza dei sistemi PS3 si combatta veramente chiudendola agli svliuppatori... mi sembra che la storia dell'hacking ha mostrato il contrario...

mercoledì 30 dicembre 2009

Un navigatore GPS "sociale" e multipiattaforma che si aggiorna con la community: Waze.com

C'è poco da dire. Va provato. (Dai cellulari: m.waze.com) Funziona su tutte le piattaforme più comuni (per gli americani) Windows Mobile, iPhone, Android (non credo Symbian che negli States non è tanto diffusa).
Le mappe le crea la community, nel senso è possiobile scegliere di creare le strade mancanti attarverso la propria naviazione e successivamente editarle con il pc attravers il sito wev www.waze.com (che per la verità nella mia esperienza è risultato un po' lento e non perfettamente funzionante...). Inoltre il sistema rileva in tempo reale la nostra velocità lungo le strade che sitamo percorrendo e fornisce informazioni agli altri utenti del sistema su eventuali ingorghi, così come anche noi possiamo avvantaggiarci di una mappa in cui vengono messi in evidenza rallentamenti e blocchi. Gli utenti possono fornire segnalazionoi specifiche su incidenti, traffico, autovelox...






sabato 27 dicembre 2008

PHOTOSYNTH DEL SUPERCLUB BREZEES BAHAMAS

Questo post è l'occasione per mettere insieme due elementi.
  • Una bella raccolta panoramica di foto di quest'estate alle Bahamas (Nassau) in un meraviglioso club vacanze.
  • Un oggetto photosynth che vi permette di navigare in 3D queste foto e magari di condividere le vostre iscrivendovi al sito photosynth.net.


mercoledì 29 ottobre 2008

IL CASTELLO DI TOR CRESCENZA

Immagine mappa


Alcuni amici mi hanno chiesto perchè ho pubblicato questa foto... Semplice!! Ho ritrovato su Virtual Earth il castello di Tor Crescenza dove con Maria Antonietta abbiamo ricevuto amici e parenti dopo la nostra cerimonia di nozze.
Virtual Earth in alcune zone del mondo fornisce un servizio molto interessante che si chiama "bird's eye" che permette di vedere una località da diverse angolazioni non perpendicolari (nord, sud, est, ovest) proprio come se ci si trovasse a sorvolarla.

domenica 7 settembre 2008

CHROME: UN SISTEMA OPERATIVO (CHE SI BLOCCA) PIU' CHE UN BROSWER

Quale smanettone non è andato un po' su di giri alla notizia dell'uscita del nuovo browser? Io ho passato una giornata a refreshare l'homepage di Google in attesa di un link per il download... e quando è uscito il link ero su Linux e non c'era nessuna versione disponibile per me... sigh!! Spero che quando arriverà la versione per Linux non sia il classico porting dell'ambiente MS via Wine, come è avvenuto per Picasa.

Ho installato su MS e tutto è andato a buon fine. Ho trovato la user interface molto innovativa. Trovo molto giusto che ogni scheda abbia una propria URL. E' molto interessante anche la scheda "+", quella che permette di aprire una nuova scheda... , e che apre una pagina con gli ultimi 9 siti più visitati. E' un'idea carina (anche se mi dicono che i primi a pensarci sono stati quelli di Apple) ma dovrebbe essere più configurabile ad esempio fissando degli indirizzi (un po' come avviene per i bookmark).

Quindi, tutto molto molto bello, ma manca qualcosa... anzi alcune cose.
  • Dove è andato a finire il bottone per saltare all'homepage? Giuro che non l'ho ancora capito... E' una scelta ragionata quella di farne a meno o mi sono rintontito e non trovo il bottone?
  • Mi manca terribilmente una barra per fare le ricerche. Sì, lo so che se scrivo qualcosa al posto dell'indirizzo Internet mi viene restituita una ricerca, ma io voglio customizzare dove cercare. Su Firefox si possono fare ricerche anche su Wikipedia, su Facebook, su Linkedin, su dizionari... quindi ben oltre il concetto classico di motore di ricerca.
  • Mi manca anche la Google Toolbar su cui ho i miei segnalibri preferiti, la notifica di nuovi messaggi di posta elettronica, il correttore ortografico... manca la possibilità di installarlo perchè non ce è ancora una versine per Chrome, anche se sono sicuro che questa uscirà molto presto!!
La più grande innovazione (IMHO) è aver integrato una macchina virtuale javascript che per la verità sembra essere qualcosa in più di una sola macchina virtuale, perchè viene riportato che è in grado di compilare le pagine Javascript più complesse e eseguirle al suo interno. Questo è un cambiamento epocale che cambia i presupposti per l'utilizzo delle applicazioni. Google sa bene che stiamo vivendo una traformazione degli ambienti applicativi: un tempo i programmi giravano nei sistemi operativi e venivano installati sui dischi locali; oggi girano sui browser e non richiedono più di essere intallati. Vi sembra una differenza da poco? E su cosa punta il gigante di Mountain View? Sul nuovo Sistema Operativo: il browser. D'altronde sono stati proprio questi californiani a farci entrare nell'era del Web2.0 che ha regalato un canale di ritorno a chi navigava sul web. Quale sarà il prossimo passo? Vendere programmi e applicazioni? Mah, non mi sembra ancora il momento... E fino a che punto potranno spingere i servizi gratuiti tipo Google Docs, Earth, Picasa in cambio di revenue provenienti dal mercato pubblicitario. La pubblicità può veramente finanziare tutto il software? Questo modello non ha un limite fisiologico alla sua crescita (ovvero la spesa pubblicitaria sulla rete)?

Provando a trarre delle conclusioni, è molto interessante la strategia che Google sta portando avanti perchè credo che realmente gli ambienti applicativi (non server) si stiano spostando sui broswer. Qui ne vedremo delle belle, perchè mi aspetto di vedere delle mosse dai competitors... Ad oggi l'idea di Chrome è molto innovativa e ho provato con soddisfazione migliori prestazioni (velocità) su Google Docs. Però come browser lascia un po' a desiderare: aspetto la toolbar, i motori di ricerca, i plugin... Per ora è una Beta, che crescerà e migliorerà con le prossime release. Ma per ora è una Beta.

venerdì 29 agosto 2008

COLD BOOT ATTACK: VIOLARE LA SICUREZZA DEI PC LEGGENDO LA MEMORIA RAM

Ho trovato un articolo molto interessante che mi ha aperto gli occhi su un aspetto che ignoravo completamente. Contrariamente a quanto si crede comunemente, la memoria "volatile" di un personal computer in assenza di alimentazione non perde immediatamente il contenuto della memoria. Il tempo richiesto varia da memoria a memoria e da PC a PC, ma generalmente è nell'ordine dei secondi. Questo permette un meccanismo di attacco relativamente semplice denominato "cold boot attack", ovvero "attacco dell'avvio a freddo", che consiste nel rimuovere l'alimentazione di un computer (o di un server) e riavviarlo immediatamente da un disco esterno (CD/USB) o dalla rete per copiare il contenuto della memoria su di un supporto esterno.

A questo punto il sistema operativo del sistema avviato o una analisi a posteriori, possono consentire di risalire alle password dei sistemi che si stavano utilizzando, ad esempio le password delle utenze del sistema operativo, come anche quelle dei broswer, ma soprattutto le ricercatissime immagini delle chiavi di cifratura asimmetriche.

La ricerca pubblicata dalla Princeton University (citp.princeton.edu/memory/) mostra che le memorie DRAM mantengono inalterato il loro contenuto per diversi secondi. Questo può variare da pochi fino a una decina di secondi in funzione della configurazione memoria/PC e della temperatura ambientale. Attraverso uno spray di gel freddo da inettare sul processore è possibile mantenere il 99,9% del contenuto della memoria per 60 secondi, quindi con una perdita trascurabile, compatibile con le moderne tecnologie di ricostruzione della memoria.

La ricerca riporta che attualmente non ci sono contromisure per mettersi al sicuro dal cold boot attack. Un buon consiglio che mi permetto di suggerire a quanti gestiscono dati sensibili e usano sistemi di cifratura asimmetrici è configurare una password di bios e bloccare l'avvio del PC/server dai dischi esterni e dalla rete, perchè in questo modo non sarà possibile avviare banalmente il sistema con un sistema operativo esterno.



Per approfondire:

venerdì 28 marzo 2008

PROGRAMMA PDL SU ICT E INNOVAZIONE

In questi giorni molti amici di molte aziende mi chiedono di sapere quale sarà il programma del Popolo delle Libertà sulle ICT. Credo che ci vorrà ancora un po' di tempo per declinare in azioni i due grandi temi che sono:
  1. Completare la digitalizzazione della PA
  2. Sviluppare le reti in banda larga
Tra le azioni per sviluppare il broadband occorrerà definire come contribuire alla costruzione delle NGN (next generation network) le reti di nuova generazione, che sono una priorità per la crescita della banda larga e per lo sviluppo industriale del Paese.

Alcune ipotesi di azione per completare la digitalizzazione della PA le svilupperò in un prossimo post.

Per ora ripropongo il documento che sintetizza i risultati del quinquennio 2001/2006 nelle TLC.

venerdì 8 febbraio 2008

SE E' VERO, IO MI RITIREREI DALLA GARA WI-MAX

Non so con quanta consapevolezza del profondo significato commerciale è stato riportato che
"Il Ministero delle Comunicazioni sta per tirare fuori dal cilindro delle frequenze aggiuntive (24 MHz) rese disponibili proprio per le pubbliche amministrazioni..."
"la settimana scorsa Ministero e Regione Lazio hanno siglato un accordo per portare entro il 2010 la banda larga nel 100 per cento del territorio"
(L'Espresso, 8/2/08, "Mediaset senza fili" di Alessandro Longo)
Non so nemmeno quanto sia attendibile, ma nel pressappochismo con cui nel nostro paese vengono gestiti alcuni temi non mi stupirei che fosse tutto vero. Vero cosa? Le infrastrutture o le fa il pubblico o le fanno i privai. Non esistono vie di mezzo.

Se per esempio rappresentassi un operatore di telecomunicazioni che sta partecipando alla gara sul Wi-Max mi aspetterei di poter erogare attraverso questa asta, dei servizi rivolti verso tutti i residenti nel territorio, PA compresa. Cosa vuol dire che alle PA verranno assegnate delle frequenze? Ma siamo matti? I privati le pagano, chiedono prestiti, investono per realizzare una rete, e poi? Lo Stato ne da altre gratis agli enti locali (che secondo il codice delle comunicazioni elettroniche non possono fornire servizi), magari costituiscono una municipalizzata ad hoc, si fanno i servizi da soli con costi maggiori rispetto a quelli dei privati (ma tanto si pagano con la fiscalità) e magari si inventano pure (è già successo) di vendere questi servizi ai cittadini... in piena concorrenza con gli operatori.

Se fossi un operatore in gara, a queste condizioni, mi ritirerei di corsa.

mercoledì 6 febbraio 2008

FORENSIC ANALYSIS VERSO LE UTENZE SKYPE

Questa notizia è veramente interessante.
Da quanto si apprende da questi articoli sembra che ormai siano note alcune vulnerabilità del popolare software per la telefonia via Internet. Suscita abbastanza scalpore nella rete che questi bachi possano essere utilizzati come backdoor per intercettare le comunicazioni (che con Skype sono cifrate) di obiettivi ben determinati.
Il tema è come intercettare i criminali e come evitare che il crimine organizzato utilizzi tecnologie evolute per anonimizzare e nascondere le proprie comunicazioni. Personalmente credo che le nuove tecnologie come il VoIP e come Skype debbano evolvere per consentire quelle che in gergo si chiamano "prestazioni a fini di giustizia". La vera domanda IMHO è come garantire che queste funzioni restino veramente solo nelle mani delle autorità competenti, in un contesto (quello della rete) che è per definizione globale e che quindi non può essere assoggettato ad un'unica giurisdizione.

IL MIO PROFILO SU RADIORADICALE

Lo ho scoperto per caso e con molto piacere. Sul sito web di Radio Radicale c'è una pagina con il mio profilo su cui sono raccolti molti eventi (che non ricordavo) a cui ho partecipato e che sono stati ripresi.

http://www.radioradicale.it/soggetti/gianluca-petrillo

lunedì 17 dicembre 2007

LE TLC VISTE DAGLI STUDENTI

Ecco un bel video trovato direttamente su YouTube (diritti Creative Commons). Lo abbiamo utilizzato il 12/12 come apertura dell'evento "L'Italia in rete" promosso dall'associazione Italia Protagonista.



Il video è autoesplicativo. Gli studenti della Kansas State University mostrano dei dati, tra i quali:
- quest'anno leggerò 8 libri, 2300 pagine Internet e 1280 profili su facebook;
- scriverò 42 pagine di compiti questo semestre e oltre 500 pagine di email.

sabato 1 dicembre 2007

L'ITALIA IN RETE - 12 DICEMBRE A ROMA

L'appuntamento è per il 12 Dicembre alle ore 15.30 alla Sala delle Conferenze di Palazzo Marini (Camera dei Deputati, Via del Pozzetto 158) per il convegno promosso dall'associazione Italia Protagonista sullo sviluppo delle telecomunicazioni.


La convergenza è una realtà che vede i mezzi di comunicazione sempre più indistinti e sempre più integrati.
Telefonia fissa, mobile e via Internet; televisione digitale, cablata, satellitare, videofonia; reti tradizionali e di nuova generazione. Sono queste le coordinate di sviluppo di un mercato in rapida evoluzione e dagli esiti non del tutto scontati.
L'Italia protagonista per anni dello sviluppo da due cifre nel settore delle tlc si trova oggi davanti a sfide cruciali e decisive, che chiamano in causa operatori, istituzioni e cittadini.
Quale sarà il futuro dell'Italia in rete?

Ne parleremo a Roma il 12 Dicembre con un panel di prestigio composto dai principali attori del mercato italiano delle telecomunicazioni.


Visualizzazione ingrandita della mappa

MOBUZZ.TV: UN NOTIZIARIO IN STILE WEB 2.0

Ne parlavo al telefono con un amico e ripensandoci ho deciso di condividere questa riflessione.

Mobuzz.tv è un canale RSS che presenta su base quotidiana dei notiziari in lingua inglese sull'ICT. Segue molto i temi legati al mercato consumer, ma è molto ben strutturato ed è fruibile come podcast attraverso molti canali e standard diversi. Viene registrato con una grafica ad alta risoluzione che ricodificata in rete risulta veramente buona. Rivolge un'attenzione particolare al social networking e a tutte le nuove tendenze delle comunity nell'era web 2.0. Da seguire soprattutto per avere una visione più internazionale di alcune tendenze.

venerdì 16 novembre 2007

PARALLEL vs DISTRIBUTED COMPUTING

E' una lezione molto interessante pubblicata da Google e destinata ai suoi sviluppatori.

lunedì 12 novembre 2007

IPOD TOUCH: CON JAILBREAK OLTRE I LIMITI IMPOSTI DA APPLE

Nulla di più facile per eliminare le barriere imposte da Apple all'iPod Touch. Basta navigare il sito www.jailbreakme.com direttamente dall'iTouch e seguire le istruzioni. Comparirà un sito molto simile ai menù che sono già nel sistema operativo della Apple, nel quale occorrerà selezionare l'opzione "Access Safari on Unactivated Phone". Al resto ci pensa lui. Per me è stato un vero gioco da ragazzi. Non credevo che sarebbe stato così facile.

Cosa è necessario:
  • il firmware deve essere l'1.1.1;
  • occorre essere connessi a Internet via Wi-Fi;
  • e avere la batteria carica (nel mio caso sono servite poche decine di secondi, ma con connessioni più lente o reti congestionate potrebbe essere un elemento critico).
A cosa serve
  • E' una utility per l'installazione di applicazioni over-the-air. Ovvero dopo aver installato JailBreak saremo in grado di installare altre applicazioni.
  • Il programma fornisce una collezioni di applicazioni (raccolte per categoria) che possono essere installate direttamente attraverso la connessione wireless.
  • Sono presenti due opzioni ulteriori: per disinstallare i programmi e per aggiornarli.
Cosa altro è importante sapere
  • Scaricate (attraverso QuickTime) i file di ripristino della vostra versione di firmware, così in caso di problemi potrete rimettere tutto a posto.
Buon divertimento!!

venerdì 9 novembre 2007

ITOUCH: TANTI PRO, MA ANCHE MOLTI CONTRO...

E' un dispositivo studiato per permettere un ascolto ottimale della musica in formato MP3. Ovvio no? Mica tanto, perché oggi da questi dispositivi ci si aspetta molto di più e Apple è riuscita solo in parte a dare soddisfazione agli utenti che si aspettano qualcosa di più rispetto alla musica.

Certo, è possibile collezionare musica, foto e video, di ottima qualità e tutto è utilizzabile in modo molto semplice. E' possibile navigare con Safari e accedere direttamente a YouTube. L'esperienza con queste applicazioni è davvero eccesionale e la configurazione del Wi-Fi è veramente immediata. La navigazione attraverso il browser progettato per iTouch è una esperienza unica: la pagina ruota con le rotazioni del dispositivo. Se è in verticale, la pagina web è elaborata in verticale, se è in orizzontale, la pagina completa comunque lo schermo. E' una caratteristica che viene riproposta anche in altre applicazioni. Inoltre è possibile zoommare su un particolare di una pagina per riuscire a leggerla meglio. Insomma, musica, video e siti Internet ad altissima qualità, come ce li aspettiamo da Apple.

Ma veniamo a quello che mi ha lasciato più perplesso di questo giocattolo.

  • Le applicazioni non sono minimamente modificabili. Tutto quello che c'è è stato testato da Apple e non è possibile installare altri applicativi. Nemmeno un plug-in per il browser!! Attraverso safari non è possibile vedere i video, perchè i plug-in non si installano... per restrizioni imposte dalla casa. Solo i video in formato quicktime e comunque non all'interno delle pagine originali. Fuori dalle pagine web, i video possono essere guardati (e funziona veramente molto bene) attraverso un programma specifico che punta ai contenuti di YouTube. Sembra di avere una tv on-demand. Chiaramente esistono video anche non YouTube... e questi non si vedono...

  • Si naviga con estrema facilità. Arrivato su Google, ho cercato subito GMail e ho provato ad installare il programmino fatto a posta per controllare la posta (presente nell iPhone) ma nulla da fare, tutto bloccato. Provo per scrupolo anche con Google Maps (programma presente nell'iPhone) ma niente di niente. Divieto assoluto di installare software...

  • Appuntamenti e contatti: sono due misteri. Non si capisce veramente a cosa servano e come possano essere utilizzati... Gli appuntamenti non possono essere creati, ma è possibile solo consultarli. E possono essere consultati solo gli appuntamenti che si sincronizzano. E si sincronizzano solo gli appuntamenti provenienti da Outlook (e chiaramente piattaforma Apple). Per me che sono abituato ad un ufficio mobile, in era web 2.0 niente... Nulla over-the-air. A che serve allora il Wi-Fi?? Solo a navigare??!! Idem per i contatti, con la sola differenza che almeno possono essere creati senza la sincronizzazione.

  • Podcast: è veramente imbarazzante la concezione che ne ha Apple. Installo iTunes nel PC, sottoscrivo qualche podcast e quando attacco il cavo per la sincronizzazione dell'iTouch trasferisco i contenuti. Ma siamo matti??? Ormai i podcast sono pure nei telefonini (provate il Nokia E65). Persino la PSP scarica i podcast attarverso la rete senza passare per la sincronizzazione. E anche i telefonini di ultima generazione della Nokia. Una vera delusione non poter scaricare i contenuti dalla rete, ma dover passare per il computer.

  • La sincronizzazione è il cuore di tutto quello che fa questo iPod. Carichi i tuoi brani musicali in una cartella del computer (dove devi tenerli!! e non puoi rimuoverli!!) e vengono sincronizzati. Idem per le foto, che vengono anche elaborate e ridimensionate per essere adattate al dispositivo. E' un peccato che vengano ridimensionate, perchè non è possibile zoommare e vedere i dettagli che sono disponibili nelle foto originali. Per i video è un mistero, dal momento che tutti i video delle mie vacanze in divx non si sono sincronizzati e non sono stati convertiti. Non è possibile caricare i file direttamente nel dispositivo, perché non viene visto come una cartella. E' una delle cose più frustranti che obbliga a mantenere sul PC 8 (o 16) GB di dati che vorremmo tenere solo sull'iTouch. Secondo me con i computer di Apple funziona tutto benissimo, ma con i PC non ho avuto la soddisfazione che mi aspettavo.

  • Infine, nella bellissima confezione con cui viene venduto, non è compreso nemmeno il caricatore... solo un cavo di sincronizzazione da attaccare al PC (quando è acceso) per farlo ricaricare... Io direi che per 299 o 399 Euro un caricatore da qualche euro ci poteva stare.

Conclusioni

Se cerchi un dispositivo per ascoltare la musica e vedere i tuoi video e le tue foto dalla grafica accattivante e dalle ottime prestazioni, iTouch è il dispositivo che fa per te. Se cerchi qualcosa di più customizzabile, podcast over-the-air, mappe, skype, sincronizzazione dei contatti e dell'agenda over-the-air, per questi usi iTouch mostra un approccio veramente chiuso.

lunedì 29 ottobre 2007

E' arrivato FDM: Free Download Manager

Finalmente è arrivato... o forse sono io che lo ho trovato solo ora. Si chiama Free Download Manager ed è un programma Open Source che gira su sistemi MS Windows in grado di gestire i download provenienti dal web. E' un concorrente diretto di un noto programma che si chiama(va!!) GetRight. Tra le funzioni che ha al suo interno c'è la possibilità di gestire download multipli, di dividere il download in più parti e di utilizzare più fonti. Integra anche il supporto per il protocollo BitTorrent.

Che altro dire? Va assolutamente provato. Si trova su SourceForge (www.sf.net): basta scrivere nel campo cerca "Free Download Manager" e scaricare l'ultima release. Attualmente è disponiblie FDM 2.5.724 che può essere scaricata cliccando qui.

martedì 16 ottobre 2007

BANDA LARGA, ANCHE IN FRANCIA L'INCUMBENT MULTATO PER ABUSO POSIZIONE DOMINANTE

La notizia è del 16 Ottobre, ripresa giusto giusto da "Il Sole 24 Ore" (pag. 47). La rilancio tanto per non sentirci soli... con tanti amici ISP condividiamo da anni i problemi degli operatori più piccoli e dei new comers. In Francia l'Antitrust multa France Telecom con 5/6 anni di ritardo... lasciatemi dire, stanno peggio di noi...

FRANCE TELECOM
Multa antitrust da 45 milioni
L'Antitrust francese ha comminato una multa di 45 milioni di Euro a France Telecom per abuso di posizione dominante nel mercato della banda larga nel 2001 e 2002. A far scattare la procedura le denunce di T-Mobile e Liberty Surf.

Non sono felice per i problemi degli altri paesi UE, ma come ho sempre sostenuto da noi se ne parla di più, mentre in altri paesi sembra sempre che tutto vada bene. E si vendono sempre come se fossero i migliori del mondo.
Anni fa (quando ero al Governo) fummo sottoposti ad una campagna mediatica per i prezzi delle ADSL che da noi erano troppo elevati, proprio in confronto alla Francia... evidentemente le condizioni di France Telecom non erano replicabili... e ne ha avuto un giovamento diretto...
Inoltre in Francia e in Germania i governi controllano direttamente gli incumbent e definiscono direttamente politiche di prezzo e di sviluppo della banda larga, ovvero sono completamente al difuori di quello che è richiesto dalle direttive europee, ma nessuno dice niente.
Altro che Italia... Noi ormai siamo europeisti al 100% e iper-liberisti!!

giovedì 11 ottobre 2007

BANDA LARGA: ITALIA QUARTA IN EUROPA

Da ItaliaOggi del 11 Ottobre 2007

Tlc, Italia quarta nella UE per banda larga. La banda larga in Europa è in continua crescita, con 53.963 nuove linee al giorno e oltre 90 milioni di connessioni (21 milioni in più rispetto al luglio 2006, +31.3%). A sostenerlo è il rapporto della Commissione Ue sulle telecomunicazioni sulla base delle rilevazioni effettuate al primo luglio 2007. In Italia il tasso di penetrazione (numero di linee ogni 100 abitanti) si è fermato poco al disotto della media Ue (18,2%), al 15,9%, raggiungendo oltre 9,4 milioni di connessioni a banda larga.
Questa volta mi asterrò dal commentare le metodologie "un po' truffaldine" (come si fa a confrontare il Regno Unito con il Lussemburgo!!) con cui vengono fatte le classifiche sulla banda larga e in base alle quali i soliti noti arrivano sempre primi... Il dato rilevante sono i 9,4 milioni di collegamenti broadband al luglio 2007 che segnano un sostanziale rallentamento della diffusione dei collegamenti in banda larga. (Se non ricordo male a fine 2006 l'Italia stava a circa 9 milioni di collegamenti) Cosa vorrà dire? Sta mancando l'offerta? Sta mancando la domanda? Servono incentivi alla domanda?