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martedì 16 ottobre 2007

BANDA LARGA, ANCHE IN FRANCIA L'INCUMBENT MULTATO PER ABUSO POSIZIONE DOMINANTE

La notizia è del 16 Ottobre, ripresa giusto giusto da "Il Sole 24 Ore" (pag. 47). La rilancio tanto per non sentirci soli... con tanti amici ISP condividiamo da anni i problemi degli operatori più piccoli e dei new comers. In Francia l'Antitrust multa France Telecom con 5/6 anni di ritardo... lasciatemi dire, stanno peggio di noi...

FRANCE TELECOM
Multa antitrust da 45 milioni
L'Antitrust francese ha comminato una multa di 45 milioni di Euro a France Telecom per abuso di posizione dominante nel mercato della banda larga nel 2001 e 2002. A far scattare la procedura le denunce di T-Mobile e Liberty Surf.

Non sono felice per i problemi degli altri paesi UE, ma come ho sempre sostenuto da noi se ne parla di più, mentre in altri paesi sembra sempre che tutto vada bene. E si vendono sempre come se fossero i migliori del mondo.
Anni fa (quando ero al Governo) fummo sottoposti ad una campagna mediatica per i prezzi delle ADSL che da noi erano troppo elevati, proprio in confronto alla Francia... evidentemente le condizioni di France Telecom non erano replicabili... e ne ha avuto un giovamento diretto...
Inoltre in Francia e in Germania i governi controllano direttamente gli incumbent e definiscono direttamente politiche di prezzo e di sviluppo della banda larga, ovvero sono completamente al difuori di quello che è richiesto dalle direttive europee, ma nessuno dice niente.
Altro che Italia... Noi ormai siamo europeisti al 100% e iper-liberisti!!

lunedì 2 luglio 2007

AZIONI TERRORISTICHE CONTROLLATE A DISTANZA

Tratto da"Terrorismo: la bomba scoppia con lo squillo" di Guido Olimpio, dal Corriere della Sera (www.corriere.it) del 2/07/07

A Bagdad come a Londra. I terroristi usano il telefonino cellulare per attivare le bombe. Un video registrato da un gruppo guerrigliero iracheno mostra l’agguato teso ad una pattuglia. Si sente distintamente il ribelle mentre digita il numero e subito dopo si verifica l’esplosione con i soldati spazzati via. Il telefonino viene collegato alla carica e può essere usato in due modi: programmandolo come un timer usando la “sveglia” del cellulare stesso; componendo il numero della scheda inserita. Gli americani hanno scoperto decine di ordigni composte spesso da bombe rudimentali e telefonini.

Effettivamente non è la prima volta che c'è evidenza di questa tecnica. Sembra che anche negli attentati londinesi del 7 Luglio siano state utilizzate tecnologie mobile. Sembra anche che gli stessi strumenti possano essere utilizzati a fini coercitivi nei confronti dei kamikaze che una volta partiti per la "missione" decretano definitivamente la loro morte. Gli attentatori suicidi infatti possono essere controllati nei loro spostamenti e non possono più tirarsi indietro pena comunque la loro esplosione. Eventualmente l'ordigno può essere attivato a distanza.

giovedì 21 giugno 2007

AL BANDO I BLACKBERRY ALL'ELISEO

"Gli apparati per la sicurezza nazionale [francesi] hanno infatti emanato una disposizione che mette al bando i Blackberry nelle strutture della Presidenza della Repubblica e nell'ufficio del premier per timore che le loro comunicazioni possano essere intercettate."
(Fonte: Il Sole 24 Ore del 21/6/07, pag. 10)

In effetti la tecnologia push email prevede la sincronizzazione della casella postale con un server remoto (ma non necessariamente) responsabile della consegna dei messaggi. Analoga procedura viene utilizzata per la conversione di allegati in un formato legibile (word => testo) che genera altrettanto traffico sulla rete Internet, quindi al difuori delle più sicure reti degli operatori mobili.

mercoledì 13 giugno 2007

FERMIAMO LA GIORNATA PEDOFILA

E' stata indetta per il 23 Giugno prossimo da associazioni che dialogano attraverso la rete Internet e che molto probabilmente hanno sede in Olanda o si appoggiano su questo paese dell'Unione Europea. L'Olanda a differenza di tutti gli altri Paesi "occidentali" pur condannando penalmente la violenza sessuale contro i minori, concede libertà di espressione (e associazione) a tutti coloro che intendono promuovere la "cultura della pedofilia". L'Olanda infatti crede che si possano rispettare le opinioni purchè non si trasformino in reati. Fatto sta che questo inquietante fenomeno "culturale" sta facendo dell'Olanda e dei suoi server Internet il centro di aggregazione delle perversioni sessuali e dell'istigazione alla pedofilia, con annessi gli scenari criminali internazionali in cui questi reati possono essere perpetrati.

Il Ministro Bindi si è detta certa che i suoi colleghi ministri condivideranno con lei la "più profonda indignazione verso un'iniziativa odiosa e pericolosa, che si pone in conflitto con tutti i valori di attenzione e rispetto dell'infanzia e dell'adolescenza che il nostro Paese sta difendendo attivamente in ambito nazionale e internazionale". (tratto da "La Repubblica" del 13/7/07, "Giornata pedofila l'ira della Bindi "Iniziativa odiosa" pag.25)

Nello scambio epistolare tra colleghi dell'esecutivo oltre all'iniziativa mediatica/giornalistica, non è stato centrato il cuore del problema. Se un Paese europeo riconosce "libertà di espressione" che ledono le libertà inidividuali e il rispetto del prossimo, queste espressioni possono essere tollerate o vanno condannate? La mia opinione è che l'apologia della pedofilia va condannata al pari dei qualunque altra forma espressiva di istigazione alla violenza. Altrimenti si smontano anche tutte le prove di qualunque altro crimine, terrorismo compreso.

Cosa sarebbero stati gli organizzatori degli attentati dell'11 Settembre in Olanda? Apologeti del terrore in una società in cui è consentito esprimere le opinioni in grado magari coordinare a distanza, sempre e solo idealmente, che invece sceglie di commettere azioni di guerra?
Non scherziamo sul crimine organizzato e non scherziamo sulla violenza contro i minori. L'istigazione alla violenza va fermata, in tutte le sue forme. L'apologia della pedofilia non è una espressione che può essere professata liberamente, perchè è in se stessa il non rispetto per gli altri.

domenica 3 giugno 2007

PUTIN LAMENTA LO SCUDO NATO IN POLONIA E REPUBBLICA CECA, "COSI' CAMBIA L'EQUILIBRIO STRATEGICO"

Negli anni 80 sarebbe stato un sogno: la fine della guerra fredda, il crollo del Muro di Berlino, la fine della corsa agli armamenti, un equilibrio strategico tra le superpotenze. Oggi invece, a quanto si apprende dall'intevista del Corriere.it al premiere russo Vladimir Putin, questo punto di equilibrio sta diventando quantomai instabile, perchè alcuni dei presupposti alla sua base stanno venendo meno.
In meno di 20 anni quasi tutti i paesi satellite dell'ex-URSS sono entrati nella NATO e dipongono di sistemi di difesa funzionali ai programmi militari di difesa statunitensi e dell'alleanza atlantica. Chiaramente, i missiili nel giardino del vicino di casa non fanno piacere a nessuno...

Se lo «scudo» andrà avanti, i missili russi torneranno ad essere puntati contro le città e gli obiettivi militari americani come accadeva ai tempi della guerra fredda?

«Naturalmente sì. Se il potenziale nucleare americano si allarga al territorio europeo noi dovremo darci nuovi bersagli in Europa. Spetta ai nostri militari la definizione di questi bersagli così come la scelta tra missili balistici e missili da crociera. Ma questo è soltanto un aspetto tecnico».

Tratto da "Corriere della Sera.it" del 3/6/07 ""Putin: pronto a puntare missuli sull'Europa" di Fabrizio Dragosei Franco Venturini (clicca qui per leggere l'articolo).