mercoledì 13 giugno 2007

FERMIAMO LA GIORNATA PEDOFILA

E' stata indetta per il 23 Giugno prossimo da associazioni che dialogano attraverso la rete Internet e che molto probabilmente hanno sede in Olanda o si appoggiano su questo paese dell'Unione Europea. L'Olanda a differenza di tutti gli altri Paesi "occidentali" pur condannando penalmente la violenza sessuale contro i minori, concede libertà di espressione (e associazione) a tutti coloro che intendono promuovere la "cultura della pedofilia". L'Olanda infatti crede che si possano rispettare le opinioni purchè non si trasformino in reati. Fatto sta che questo inquietante fenomeno "culturale" sta facendo dell'Olanda e dei suoi server Internet il centro di aggregazione delle perversioni sessuali e dell'istigazione alla pedofilia, con annessi gli scenari criminali internazionali in cui questi reati possono essere perpetrati.

Il Ministro Bindi si è detta certa che i suoi colleghi ministri condivideranno con lei la "più profonda indignazione verso un'iniziativa odiosa e pericolosa, che si pone in conflitto con tutti i valori di attenzione e rispetto dell'infanzia e dell'adolescenza che il nostro Paese sta difendendo attivamente in ambito nazionale e internazionale". (tratto da "La Repubblica" del 13/7/07, "Giornata pedofila l'ira della Bindi "Iniziativa odiosa" pag.25)

Nello scambio epistolare tra colleghi dell'esecutivo oltre all'iniziativa mediatica/giornalistica, non è stato centrato il cuore del problema. Se un Paese europeo riconosce "libertà di espressione" che ledono le libertà inidividuali e il rispetto del prossimo, queste espressioni possono essere tollerate o vanno condannate? La mia opinione è che l'apologia della pedofilia va condannata al pari dei qualunque altra forma espressiva di istigazione alla violenza. Altrimenti si smontano anche tutte le prove di qualunque altro crimine, terrorismo compreso.

Cosa sarebbero stati gli organizzatori degli attentati dell'11 Settembre in Olanda? Apologeti del terrore in una società in cui è consentito esprimere le opinioni in grado magari coordinare a distanza, sempre e solo idealmente, che invece sceglie di commettere azioni di guerra?
Non scherziamo sul crimine organizzato e non scherziamo sulla violenza contro i minori. L'istigazione alla violenza va fermata, in tutte le sue forme. L'apologia della pedofilia non è una espressione che può essere professata liberamente, perchè è in se stessa il non rispetto per gli altri.

Nessun commento: