Visualizzazione post con etichetta Finanza. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Finanza. Mostra tutti i post

giovedì 1 novembre 2007

E ORA ANCHE IL FISCO CI SCHEDA...

Questa è veramente bella!! Il Fisco ha chiesto agli operatori telefonici di avere accesso ai dati dei loro clienti per combattere... (chi?)... (cosa?)... l'evasione fiscale su beni immobili in affitto non dichiarati e su cui il cittadino potrebbe non pagare le tasse.

I primi controlli di Visco riguarderanno i numeri telefonici riportati negli annunci immobiliari
Ora il Fisco scheda tutti i telefonini
All'Agenzia delle Entrate va pure la tracciabilità dei cellulari

(Italia Oggi del 1/11/07, pag. 5, articolo di Franco Adriano)

Sembra che il Garante per la Privacy interverrà per definire le modalità con cui i dati devono essere trasmessi telematicamente dagli operatori all'Agenzia delle Entrate. Quello che mi scandalizza è che si è gridato allo scandalo per le analisi del traffico telefonico svolte ai fini della sicurezza nazionale per attività di antiterrorismo, mentre oggi non desta clamore che per riscuotere le tasse si mettano insieme banche dati di diversi operatori. Verranno creati indici di confidenza, con cui qualche funzionario del Ministero dell'Economia avvierà dei controlli per verificare ad esempio se abbiammo affitato qualche casa

Il dramma è che le stesse informazioni (che verranno richieste anche ai gestori dell'acqua, del gas, della luce... e di tutte le nostre utenze domestiche) potranno essere elaborate ad altri fini, sempre fiscali. Controlleranno quanto spendiamo e se il tenore della nostra vita è in linea con il lavoro che facciamo... Un po' come all'Havana, dove dalla presenza di un frigorifero dentro casa si deduce che si contrabbandano sigari...

martedì 28 agosto 2007

E SE TELCO SALVASSE IPSE??

Ormai siamo abituati a tutto, ma sarebbe il magheggio dei magheggi.

Provo a spiegarmi, con il beneficio della fantasia e senza dettagli eccessivi.
1) IPSE è un controllo partecipato a maggioranza relativa (45.6%) dalla società spagnola Telefonica che entra nel mercato italiano nel 2000 in occasione dei bando di gara che assegna le frequenze per la telefonia di terza generazione. Altri azionisti della società sono Sonera, Atlanet, Banca di Roma e altri minori.
2) IPSE è il quinto di 5 operatori che si agiudicano le frequenze per l'UMTS, ma è il solo che non avvia in nessun modo la realizzazione di infrastrutture e l'offerta di servizi. IPSE inoltre non completa gli ultimi pagamenti dovuti all'agiudicazione del bando di gara.
3) Il Ministero delle Comunicazioni e l'Autorità delle Comunicazioni iniziano una procedura di contenzioso verso IPSE in ragione della mancata copertura del territorio (è un obbligo previsto dal bando di gara, daltronde le frequenze sono una risorsa scarsa e non possono essere sprecate). Questa procedura dura diversi anni e più o meno si conclude più o meno nel 2006 con la revoca delle frequenze.
4) Nel 2007 Telefonica cavalca l'opearzione Telco (sempre come azionista di riferimento), per prendere il controllo di Telecom Italia (opeazione tuttora in fase di perfezionamento) pagando il 25% in più del valore di mercato le azioni che si ribasseranno oltre il 10%.

Ora nel mercato italiano la società spagnola Telefonica risulta presente sotto due forme nel consorsio IPSE e in Telco. In IPSE ha una posizine di debito (come tutto il consorzio) nei confronti dello Stato per non aver effettuato l'ultima trance dei pagamenti per le licenze UMTS. In Telco invece hanno pagato "ad oggi" il 35% in più del valore delle azioni necessarie al controllo di Telecom.

A voler pensar male, se fossi in Telefonica, utilizzerei Telecom Italia per sanare la situazione di IPSE. Magari per comprare un ramo d'azienda, magari per fare qualche esercizio legale su come riprendere le frequenze e salvare il salvabile di un'operazione (quella di IPSE) dove fino ad ora sono stati solo buttati soldi.

Dimenticavo... chiaramente è casuale che l'ingresso di Telefonica in IPSE sia avvenuto durante il Governo D'Alema (l'ultimo prima delle elezioni del 2001) e che l'ingresso in Telecom Italia sia avvenuto durante il Governo Prodi (quello successivo al Governo Berlusconi).

giovedì 10 maggio 2007

L'AFFARE TELECOM... TELCO PERDE IL 30%

Non sono un esperto di borsa, ne capisco onestamente poco, ma i numeri per ora li riesco a leggere.

Dunque:
  • Tronchetti ha venduto a Telco: agli spagnoli una azione Telecom è costata 2.82, agli italiani 2.67 (fonte Repubblica del 10/5, pag. 40), per un prezzo di carico medio di 2.75 e un costo di 9 miliardi di euro (fonte MF Dow Jones);
  • le azioni Telecom hanno chiuso la giornata del 27 Aprile a 2.265, alla riapertura dei mercati il 30 hanno iniziato la discesa;
  • ieri (9/5) la quotazione del titolo Telecom stava a 2.088 e oggi (10/5) sembra ci sia una leggera ripresa (2.095 alle ore 17, ovvero +0.31);
  • le società e le banche che hanno messo i soldi in Telco per comprare Pirelli sembra che abbiano perso circa il 30% in 10 giorni (fonte Repubblica del 10/5, pag. 40).
Ora, che cosa succederebbe se Tronchetti Provera decidesse di ricomprare?? In pratica se prima controllava il 18% di Telecom, ricomprando oggi quanto potrebbe controllare??