Rivoluzione Wi-Max
La nuova tecnologia senza fili:
Internet e telefonate a basso costo
Secondo me si sta creando un po' di confusione sulle potenzialità del wireless broadband.
Ritengo che in primo luogo questa tecnologia serva a dare collegamento ad aree che non sono ancora servite e che possa inserirsi tanto nel trasporto (per l'avvicinamento ai centri abitati) quanto per la distribuzione (ultimo miglio, collegamento delle abitazioni). Poi arriverà anche nelle città dove troverà comunque un bel mercato. Questo è il Wi-Max IMHO.
Cosa non è il Wi-Max?
- Non è una tecnologia per portare Internet a basso costo. I costi saranno concorrenziali e proporzionati ai livelli di servizio, ma nessun business plan di un nuovo operatore sogna di andare di misura sotto i prezzi attuali. Devono competere con l'ADSL e ce ne saranno di difficoltà, per via dei limiti della tecnologia, per via dei costi di collegamento e di assistenza. Non dimentichiamo che con il Wi-Max non si passa per i doppini in rame di mamma Telecom e che quindi ci sarà bisogno di disporre di propri uomini in grado di operare manutenzione e configurazioni sulle antennine domestiche...
- Non è una tecnologia per telefonare. E se vogliamo dirla tutta non è nemmeno una tecnologia per fare P2P. Funziona con il VoIP, ma dovrà maturare e integrarsi con l'infrastruttura esistente per fornire i servizi di localizzazione, le chiamate di emergenza... per poter essere paragonato ai servizi telefonici tradizionali.
- Non è sicuramente il mezzo migliore per far lavorare skype, dal momento che questa tecnologia crea supernodi che possono saturare la banda disponibile, non solo per l'utente, ma per la porzione di territorio coperta dalla stessa antenna della CPE. Così come, infatti, non è lo strumento migliore per fare P2P.
- E' uno strumento semplice da usare e da installare su frequenze licenziate che permette di effetturare collegamenti con buone capacità trasmissive, ma attraverso un mezzo (un tempo lo chiamavano etere!) che per sua natura è condiviso.
- E' una tecnologia che permette di colmare il digital divide nelle aree non raggiunte dai servizi ADSL e che funzionerà anche in ambito metropolitano.
2 commenti:
Secondo me si sta creando un po' di confusione sulle potenzialità del wireless broadband.
Ritengo che in primo luogo questa tecnologia serva a dare collegamento ad aree che non sono ancora servite e che possa inserirsi tanto nel trasporto (per l'avvicinamento ai centri abitati) quanto per la distribuzione (ultimo miglio, collegamento delle abitazioni). Poi arriverà anche nelle città dove troverà comunque un bel mercato. Questo è il Wi-Max IMHO.
Cosa non è il Wi-Max?
* Non è una tecnologia per portare Internet a basso costo. I costi saranno concorrenziali e proporzionati ai livelli di servizio, ma nessun business plan di un nuovo operatore sogna di andare di misura sotto i prezzi attuali. Devono competere con l'ADSL e ce ne saranno di difficoltà, per via dei limiti della tecnologia, per via dei costi di collegamento e di assistenza. Non dimentichiamo che con il Wi-Max non si passa per i doppini in rame di mamma Telecom e che quindi ci sarà bisogno di disporre di propri uomini in grado di operare manutenzione e configurazioni sulle antennine domestiche...
* Non è una tecnologia per telefonare. E se vogliamo dirla tutta non è nemmeno una tecnologia per fare P2P. Funziona con il VoIP, ma dovrà maturare e integrarsi con l'infrastruttura esistente per fornire i servizi di localizzazione, le chiamate di emergenza... per poter essere paragonato ai servizi telefonici tradizionali.
* Non è sicuramente il mezzo migliore per far lavorare skype, dal momento che questa tecnologia crea supernodi che possono saturare la banda disponibile, non solo per l'utente, ma per la porzione di territorio coperta dalla stessa antenna della CPE. Così come, infatti, non è lo strumento migliore per fare P2P.
Cos'è allora il Wi-Max.
* E' uno strumento semplice da usare e da installare su frequenze licenziate che permette di effetturare collegamenti con buone capacità trasmissive, ma attraverso un mezzo (un tempo lo chiamavano etere!) che per sua natura è condiviso.
* E' una tecnologia che permette di colmare il digital divide nelle aree non raggiunte dai servizi ADSL e che funzionerà anche in ambito metropolitano.
Personalmente ho sempre paura quando si creano aspettative eccessive perchè il rischio è di finire come per l'UMTS. Progetti e aspettative faraoniche. Offerte economiche surreali per i diritti sulle frequenze. E poi... anni di attesa per avere la tencnologia, esposizione economica per le azionde che hanno investito troppo, modelli di business da verificare, incertezza. E' difficile posizionare un operatore nel modo migliore tra innovazione e prudenza. Ma non ci dimentichiamo quello che abbiamo passato con l'UMTS e i rischi finanziari a cui si sono esposte molte aziende. Si dice che dal passato si apprende sempre qualcosa. Speriamo...
risponde francesco farina di telefonia cominium.
scusa ma quasi tutto falso quel che dici, comparto solo che si deve stare attenti con l' investimento .
Scusa ma wi max e certamente ultimo miglio , e certamente telefonia e dentro pochi mesi saranno tra noi i primi telefonini wirelless wimax , certamente non sara al primo giorno piu economico del doppino ma passato un tempo il doppino sara solo storia , e con riferimento a l' umts , wi max la batte su tutto e certamente a prezzi ridottissimi in confronto al wi max , io gli do i migliori auguri a tutti quelli che vinceranno nelle gare wi max , io telefonia cominium nuovo operatore me lo sogno questa licenza perche non ho sufficiente soldi per andare alle aste.
cordiali saluti
Francesco, mi piacerebbe poterla pensare come te, ma le performance sul 3.5 non sono quelle dell'UMTS. Va meglio l'internet "mobile", anche se alla fine serve per collegare utenze fisse e non utenti mobili, ma va peggio sulla fonia perchè a meno di investimenti importanti è difficile separare il traffico voip da quello dati e garantirgli lo spazio necessario (anche se è poco).
E' ottimo per il punto-punto anche a distanze medio/lunghe (non consentito dalla gara!), non eccezionale per il punto multipunto, infatti con i servizi P2P si satura la banda di tutti (sempre salvo costosi impianti, poco utili nelle aree remote).
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