domenica 3 giugno 2007

PUTIN LAMENTA LO SCUDO NATO IN POLONIA E REPUBBLICA CECA, "COSI' CAMBIA L'EQUILIBRIO STRATEGICO"

Negli anni 80 sarebbe stato un sogno: la fine della guerra fredda, il crollo del Muro di Berlino, la fine della corsa agli armamenti, un equilibrio strategico tra le superpotenze. Oggi invece, a quanto si apprende dall'intevista del Corriere.it al premiere russo Vladimir Putin, questo punto di equilibrio sta diventando quantomai instabile, perchè alcuni dei presupposti alla sua base stanno venendo meno.
In meno di 20 anni quasi tutti i paesi satellite dell'ex-URSS sono entrati nella NATO e dipongono di sistemi di difesa funzionali ai programmi militari di difesa statunitensi e dell'alleanza atlantica. Chiaramente, i missiili nel giardino del vicino di casa non fanno piacere a nessuno...

Se lo «scudo» andrà avanti, i missili russi torneranno ad essere puntati contro le città e gli obiettivi militari americani come accadeva ai tempi della guerra fredda?

«Naturalmente sì. Se il potenziale nucleare americano si allarga al territorio europeo noi dovremo darci nuovi bersagli in Europa. Spetta ai nostri militari la definizione di questi bersagli così come la scelta tra missili balistici e missili da crociera. Ma questo è soltanto un aspetto tecnico».

Tratto da "Corriere della Sera.it" del 3/6/07 ""Putin: pronto a puntare missuli sull'Europa" di Fabrizio Dragosei Franco Venturini (clicca qui per leggere l'articolo).

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