E' qualche settimana ormai che il suo nome è circolato sui media, anche se le autorità statunitensi non hanno ancora confermato che le sue generalità siano quelle del militare accusato dalle autorità italiane di aver sparato all'autovettura che stava riportando la giornalista Luciana Sgrena nella notte del 4 Marzo 2005. Sotto i colpi del fuciliere della Guardia Nazionale Mario Lozano che era sul posto di blocco lungo la Route Irish, la strada che porta all'aeroporto di Bagdad, morì Nicolò Calipari, il Capo Dipartimento del SISMI che aveva responsabilità sul territorio iraqeno.
Mario Lozano è stato intervistato in questi giorni da Lara Logan giornalista dell'emittente americana CBS e per la prima volta parla dell'accaduto (fonte YouTube, clicca qui). Mi sembra che la stampa italiana non se ne sia ancora accorta, perchè la notizia non è stata ripresa in nessuno dei giornali che ho letto...
Nell'intervista Lozano sostiene di aver fatto uso di segnali luminosi per intimare l'arresto della vettura che stava avvicinandosi, di non aver osservato alcun segnale di rallentamento e di aver sparato dei colpi di avvertimento. La giornalista americana gli chiede se era lui la persona che si trovava alla mitragliatrice in quel momento e lui risponde di sì. Allora la giornalista continua chiedendo se ha sparato in aria dei colpi avvertimento e Lozano precisa di averli sparati verso la sua sinistra, dove c'era un campo d'erba e spiega che erano troppo vicini all'aeroporto dove passavano aerei (per sparare verso l'alto), e che l'auto continuava a non fermarsi.
La giornalista chiede che venga raccontato esattamente quello che è successo in quel momento e Lozano risponde di aver fatto esattamente quello per cui era stato istruiti: di aver acceso la luce di avvertimento quando la macchina era a 100 metri di distanza, di aver sparato colpi di avvertimento quando la macchina era a 80 metri e di aver sparato verso la vettura quando la macchina era a meno di 60 metri. La giornalista chiede se allora Giuliana Sgrena dice il falso sostenendo che non ci sia stato alcun segnale luminoso e Lozano risponde in modo molto determinato che lei non dice il vero. La giornalista americana chiede ancora se la Sgrena abbia detto il falso sostenendo che non siano stati sparati colpi di avvertimento e Lozano conferma ancora che lei non ha detto la verità. La giornalista chiede se sia vero come sostiene Giuliana Sgrena che siano stati sparati tre/quattrocento colpi contro l'autovettura e Lozano risponde che non è vero e che non sarebbe stato neanche possibile, perchè avrebbe dovuto ricaricare la mitragliatrice.
A questo punto la giornalista americana chiede se la macchina si sarebbe potuta fermare più in fretta se fosse andata più lentamente e Lozana risponde che altre macchine hanno incontrato dei posti di blocco e quando vedono la luce di avvertimento inchiodano immediatamente e si sentono le gomme delle macchine fischiare al punto da arrivare a volte anche a tamponarsi tra di loro. Aggiunge anche che ognuno sa che quando vede un posto di blocco con una grade luce americana che ti vene puntata addosso allora ci si deve fermare e non comprende perchè questo quella volta non sia accaduto.
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1 commento:
Ieri sera leggo questo tuo pezzo sul blog, e stamattina ecco cosa appare sul Corriere:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2007/05_Maggio/09/farkas_calipari_lozano.shtml
Ora, io credo alle coincidenze fino a un certo punto. Possibile che abbiano aspettato tanto per pubblicare la notizia?
Oppure qualcuno che conta legge questo blog, cosa che non mi sento di escludere del tutto. :-)
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