Il 2 Novembre scorso l'intera repubblica del Kyrgyzstan sarebbe stata completamente tagliata fuori da Internet a causa - si è saputo oggi - di un attacco Denial of Service ai danni dei principali provider. Lo riferisce un'agenzia di stampa russa.Credo che non si sia riflettuto ancora abbastanza sulla dipendenza indotta dalle moderne reti di comunicazione su applicazioni, servizi e infrastrutture considerate essenziali per il funzionamento democratico del Paese. Anche se lo scenario kirghizo è lontanamente applicabile alla rete italiana, altri tipi di attacchi potrebbero determinare interruzioni parziali e limitate di alcune reti di comunicazioni essenziali per lo svolgimento di attività non necessariamente telematiche, ma che dalla stessa rete Internet dipendono.
L'attacco avrebbe motivazioni politiche:
The failure of the Republic's data networks occurred 12 hours before the start of an indefinite rally demanding resignation of the current president Kurmanbek Bakiev in Bishkek.
According to one of the versions, the hacker attacks were organized by special services that tried to hinder Kirghiz independent mass media. The attack on the providers' resources was made from servers outside the Republic.
Sicuramente i nodi kirghizi non saranno fra i più potenti, ma il semplice fatto che ancora oggi, nel 2006, ignoti criminali riescano a scollegare un intero Paese da Internet dovrebbe far riflettere.
Siamo certi che le nostre reti siano veramente sicure? Cosa potrebbe accadere? Quali garanzie potrebbero fornire proprietari stranieri che controllano/controlleranno gli operatori nazionali di telecomunicazioni?
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